La Regione Veneto, nell’ambito delle proprie competenze in materia di tutela della salute e di politiche sociali, promuove interventi finalizzati alla prevenzione, al contrasto e alla riduzione dei rischi da gioco d’azzardo e delle problematiche correlate, nonché al recupero delle persone che ne sono dipendenti e al supporto delle loro famiglie.
In quest’ottica la Regione Veneto, accanto alle misure contenute nei piani sanitari, ha approvato specifici provvedimenti volti a prevenire la diffusione dei fenomeni di dipendenza dal gioco, anche se lecito, e a tutelare le persone soggette ai rischi che ne derivano:
Questa normativa ha espressamente previsto la collaborazione tra centri specializzati e i servizi per le tossicodipendenze, per monitorare il processo terapeutico del gioco d’azzardo patologico. Il gioco d’azzardo patologico rientra nei livelli essenziali di assistenza (LEA), ossia quell’insieme di attività e prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) eroga a tutti i cittadini, gratuitamente o con il pagamento di un ticket, indipendentemente dal reddito e dal luogo di residenza.
La legge regionale n. 38/2019 è composta di 17 articoli e il loro contenuto è volto a regolamentare le competenze delle Aziende Ulss, le competenze dei Comuni, la collocazione dei punti gioco, le limitazioni all’esercizio del gioco, i compiti dei gestori dei punti gioco, il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo, le varie strategie di incentivazione al gioco nonché l’indicazione degli organi devoluti alla vigilanza e l’entità delle sanzioni previste.
In particolare all’art. 5 della legge predetta vengono stabilite le competenze delle Aziende Ulss con particolare riferimento in ordine all’erogazione delle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione del gioco d’azzardo patologico, assicurando consulenza e sostegno anche alle famiglie dei giocatori. Inoltre, sempre in detto articolo viene indicata la data del 30 gennaio di ogni anno, termine ultimo in cui ciascuna Azienda ULSS deve inviare alla Giunta regionale e al Tavolo tecnico sul gioco d’azzardo patologico un report sulle attività svolte nel corso del precedente anno.
Con tali modalità vengono così monitorate le varie iniziative poste in essere e i risultati ottenuti.
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I divieti imposti dalla nuova ordinanza della Giunta Regionale hanno disposto i nuovi orari per sale giochi e scommesse in tutto il Veneto.
Le fasce orarie attualmente in vigore per tutta la Regione Veneto in cui vi è l’interruzione del gioco sono comprese tra le 7 e le 9, le 13 e le 15 e le 18 alle 20.
L’attività di Slot e Vlt, posizionate in bar e pubblici esercizi, è quindi interrotta in modo uniforme allo scopo di porre in essere la prevenzione ed il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo, come del fenomeno della dipendenza grave tra la popolazione.
ORE DI INTERRUZIONE DAL GIOCO:
dalle ore 7:00 alle 9:00 (tale fascia espone maggiormente al rischio i minori ed i giovani, le donne, i lavoratori, le persone inoccupate),
dalle ore 13:00 alle 15:00 (tale fascia espone maggiormente al rischio le persone anziane, i lavoratori, le persone inoccupate ed i giovani),
dalle ore 18:00 alle 20:00 (tale fascia espone al rischio tutte le fasce di popolazione).
Le fasce orarie in cui il gioco è inibito sono state fissate in modo uniforme in tutta la regione allo scopo principe di scoraggiare la migrazione dei giocatori da un comune all’altro per continuare a giocare.
L’effetto di ciò dovrebbe essere quello di tutelare la salute pubblica e dissuadere, per quanto possibile, il ricorso al gioco delle categorie più esposte attirate dall’illusione di trovare una risposta risolutiva alle loro esigenze.
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L’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana, nel suo costante intento di supportare i Comuni nell’azione di contrasto al gioco d’azzardo per le molteplici problematiche generate sia a livello sociale che sanitario, ha ritenuto opportuno nel mese di dicembre 2020 fornire a tutti i Comuni Trevigiani una proposta di modifica degli strumenti operativi allo scopo di poter raggiungere, per quanto e ove possibile, la prevenzione e la cura del disturbo da gioco d’azzardo patologico in modo pressoché omogeneo nei vari comuni.
Di seguito vengono proposti gli schemi aggiornati (fax simili) alla recente normativa regionale che possono essere utilizzati dai Comuni all’interno del territorio regionale, previo adattamento alle specifiche realtà:
- A) Schema di deliberazione consiliare: Questo fax simile di delibera consiliare ha ad oggetto l’approvazione del Regolamento comunale sui criteri di installazione di nuovi apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro e di sistemi da gioco video lottery, nonché di pratica ed esercizio del gioco d’azzardo e comunque dei giochi con vincita in denaro, leciti, comprese le scommesse;
- B) Schema di Regolamento Comunale Questo fax simile definisce i criteri di installazione di nuovi apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro e di schemi da gioco video lottery, nonché di pratica ed esercizio del gioco d’azzardo e comunque dei giochi con vincita in denaro, leciti, comprese le scommesse;
- C) Schema di ordinanza del Sindaco Questo fax simile delimita la disciplina comunale in merito agli orari di esercizio delle sale gioco e degli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro installati negli esercizi anche commerciale ove è consentita la loro installazione.
In allegato, a supporto degli Uffici Comunali, le Linee guida utili per una migliore applicazione della normativa Regionale al regolamento Comunale (con riferimento all’adeguamento degli strumenti urbanistici alle disposizioni della legge regionale 38/2019).
Con il progetto dal titolo “Indipendente” è stata realizzata una mappa che permette di monitorare il fenomeno del gioco d’azzardo in tutti i comuni della provincia trevigiana.
In futuro, mediante l’attività di ricerca scientifica, si osserverà la correlazione tra disponibilità dei punti gioco, quantitativo di denaro giocato e sviluppo della patologia da gioco d’azzardo.