Vademecum per giocatori
Se hai iniziato a leggere queste righe allora probabilmente hai già avuto modo di riflettere sul tuo comportamento di gioco e avrai già maturato alcuni dubbi e perplessità su questo tipo di comportamento e sulle conseguenze dannose che comporta.
Tra poco leggerai molte informazioni sul gioco d’azzardo problematico e sui suoi effetti su di te e sulle persone che ti stanno accanto.
Qualunque sia il tuo pensiero al riguardo ricorda che uscire dalla spirale della dipendenza dal gioco d’azzardo è possibile.
Nella sezione TRATTAMENTI troverai tutti gli strumenti per uscire dalla dipendenza.
Il gioco d’azzardo problematico
Il gioco è una attività universale che interessa non solo tutti gli esseri umani, ma anche molte specie animali. È una attività che oltre ad essere piacevole e gratificante, è anche strutturante, cioè aiuta la maturazione e l’acquisizione di importanti capacità personali e sociali.
Il gioco d’azzardo problematico è ormai riconosciuto clinicamente come un disturbo caratterizzato da un bisogno incontrollabile di giocare. L’individuo non può smettere di giocare nonostante le conseguenze negative derivanti.
Il “gioco d’azzardo patologico” è la forma più grave di gioco d’azzardo problematico ed è stato riconosciuto come malattia dall’American Psychiatric Association nel 1980. La diagnosi di questa malattia deve essere effettuata da un professionista della salute mentale che verifica la presenza/assenza di almeno 5 dei seguenti 9 criteri negli ultimi 12 mesi:
- Bisogno di quantità crescenti di denaro per ottenere l’eccitazione desiderata
- irrequietezza e irritabilità se si tenta di ridurre o di smettere di giocare d’azzardo
- Ripetuti sforzi infruttuosi per controllare, ridurre o smettere di giocare d’azzardo
- Preoccupazione per il gioco d’azzardo (per es. la persona ha pensieri persistenti che gli/le fanno rivivere passate esperienze di gioco d’azzardo, analizzare gli ostacoli e pianificare la prossima avventura, pensare ai modi di ottenere denaro con cui giocare d’azzardo)
- Giocare d’azzardo quando ci si sente a disagio (per es., indifeso/a, colpevole, ansioso/a, depresso/a)
- Dopo aver perduto denaro al gioco d’azzardo, spesso ritornare un’altra volta per ritentare (“rincorrere” le proprie perdite)
- Mentire per occultare l’entità del coinvolgimento nel gioco d’azzardo
- Mettere in pericolo o perdere una relazione significativa, il lavoro, opportunità di studio e di carriera a causa del gioco d’azzardo
- Contare sugli altri per procurare il denaro necessario a risollevare situazioni finanziarie disperate causate dal gioco d’azzardo
Solo un professionista della salute mentale può diagnosticare con precisione un problema da gioco d’azzardo; tuttavia, i test di autovalutazione sono spesso il primo passo per determinare se una persona può avere dei problemi con il gioco d’azzardo.
Se tu o qualcuno che conosci avete uno dei segni o sintomi sopra elencati, potete compilare un test di autovalutazione. Ti ricordiamo che la compilazione del test è anonima e riservata.
Il gioco d’azzardo si può definire responsabile solo quando spendi solo i soldi che avevi previsto di spendere e sei consapevole che le probabilità di perdita sono maggiori di quelle di vincita.
Ma giocare responsabilmente non basta! È importante, infatti, che tu sia consapevole dei fattori di rischio, cioè quelle situazioni/pensieri/attitudini che possono aumentare o accelerare lo sviluppo di un problema di gioco d’azzardo o rendere più difficile smettere.
Griffiths ed altri, a seguito di numerosi studi, hanno realizzato un elenco di alcuni fattori di rischio che possono condurre allo sviluppo di un gioco d’azzardo problematico. In particolare:
- Essere maschio
- Essere impulsivi
- Sentirsi eccitati durante una sessione di gioco d’azzardo
- Aver iniziato precocemente a giocare d’azzardo (sin dall’età di otto anni)
- Legare l’autostima alle vincite o alle perdite di gioco
- Utilizzare il gioco d’azzardo per fuggire dai pensieri/problemi quotidiani
- Utilizzare il gioco d’azzardo per coltivare le relazioni amicali
- Ottenere una “grande vincita” (una mensilità del tuo stipendio o più)
- Avere facile accesso al gioco d’azzardo (ad es. mediante smartphone o un centro scommesse/tabacchi nei pressi di casa o del lavoro)
- Giocare d’azzardo da soli
- Trovarsi in una situazione finanziaria “difficile”
- Sentire il bisogno di riprendersi i soldi persi
- Inseguire le perdite
- Avere genitori che giocano/hanno giocato d’azzardo
- Sentirsi giù di morale prima di una sessione di gioco
- Non monitorare le vincite e le perdite
- Sviluppare idee irrazionali (ad esempio credere che una maglia o qualcos’altro possa magicamente permettere di vincere)
- Pensare che esista un sistema per vincere
- Presentare altri comportamenti di dipendenza (fumare, bere alcolici, far uso di droga)
- Aver compiuto reati in passato
- Rubare denaro per poter continuare a giocare d’azzardo
Una patologia da gioco d’azzardo, anche se può svilupparsi rapidamente, non è immediata e segue alcune fasi che il Dott. Croce descrive nel suo libro “Giocatori d’azzardo: giovani e famiglie”.
Il più delle volte l’incontro con il gioco d’azzardo avviene insieme a parenti o amici. L’idea è quella di divertirsi, e il gioco è associato all’eccitazione, alla distrazione, all’essere insieme ad altri, alla possibilità di vincere. Alle volte si può essere distrattamente tentati di accettare un “Gratta e vinci” come resto del caffè alla stazione di servizio. Ci si avvicina con una certa diffidenza, con una certa cautela, dandosi dei limiti e con l’impegno di giocare in maniera moderata e controllata. E se per taluni questa esperienza rimane limitata o circoscritta in determinate occasioni e momenti, per altri, il giocare, perdere o il vincere può lasciare una traccia: la sensazione di avere scoperto una dimensione nuova, vissuto un’emozione, un brivido, un sentimento di complicità, di sfida. Può essere l’eccitazione della vincita, la sensazione di avere guadagnato facilmente denaro e senza fatica, di essere bravi, di essere fortunati e di divertirsi. Ma anche la sensazione della perdita, soprattutto se si è “sfiorata la vincita; il fatto di avere osato può spingerci a provare il desiderio di ritentare. E perché non riprovarci, perché non ritentare? Si ha la percezione di controllare il gioco, di giocare come quando e cosa si vuole e di riuscire a smettere con altrettanta facilità. È la cosiddetta “fase della vincita”. Una fase del tutto assimilabile alla “luna di miele” con la sostanza che, le persone tossicodipendenti, incontrano all’inizio del loro percorso con le droghe. Si scopre una dimensione nuova, una dimensione della quale si vedono solo gli aspetti positivi. Le vincite che possono eventualmente arrivare, diventano la conferma che si sta facendo una cosa gratificante e anche giusta, mentre le perdite sono vissute come intermittenze, giustificate dal fatto che si sta imparando e comunque razionalizzate dalla speranza di potersi rifare facilmente, e smettere quando si vuole. Sono molte le persone che riescono a confinare il proprio rapporto con il gioco d’azzardo in questa dimensione: quella di uno spazio ludico spesso condiviso con altri, di uno svago innocuo e relativamente a basso prezzo.
E in maniera subdola, da attività occasionali, episodiche e periferiche, il pensiero e il ricorso al gioco possono diventare sempre più frequenti, sempre più centrali. Si investe gradualmente sempre più denaro, si comincia a giocare in maniera solitaria e si pensa al gioco anche quando si è al lavoro, mentre si è in famiglia, nel tempo libero. Si rivedono i momenti di gioco, si programma il ritorno, si escogitano strategie. In fondo non c’è nel soggetto la percezione di fare un qualcosa di dannoso. Non è una droga che rende schiavi e distrugge l’organismo, non è un qualcosa di disapprovato socialmente. Ma la sensazione di non controllo che si può sperimentare può portare anche ad apprezzare la disinibizione, il sentimento di lasciarsi andare, di vivere le emozioni fino in fondo: di compensazione e contrapposizione a una quotidianità fatta, invece, di limiti, costrizioni e orari. Tuttavia, il soggetto si domanda come abbia investito più denaro di quanto si fosse proposto, oppure abbia giocato molto più del tempo che si era prefissato. Ecco allora che ci si prova a dare dei limiti. Limiti facilmente infranti. Le fasi di gioco diventano sempre più importanti e i momenti di astinenza rischiano di diventare il pretesto per poi poter tornare al gioco d’azzardo, dicendosi che si è riusciti a farne a meno, e quindi ci si può permettere un diversivo, un regalo. E quando questo avviene, il gioco diventa sempre più centrale nella vita, nelle occupazioni e nelle preoccupazioni. Se il giocatore non riesce a fermarsi, sarà allora necessario inventare scuse e menzogne per giustificare a familiari, amici, colleghi le assenze, le mancanze di denaro, l’inaffidabilità. Ed è così che dalla fase della vincita costellata da senso di controllo, da esaltazione per le vincite, dalla relativizzazione delle perdite, dal piacere derivante dal giocare, senza rendersene conto ci si trova nella fase della perdita o meglio la “fase della dipendenza”.
La maggior parte dei giocatori problematici condivide alcuni pensieri e comportamenti superstiziosi.
Tra i più tipici vi sono:
- Se qualcosa non succede da molto tempo succederà presto:
I casinò guadagnano perché le loro “probabilità” di vincita sono maggiori di quelle dei giocatori. Sebbene tu possa vincere o perdere tutti perdono dopo aver giocato più e più volte. Questo succede perché ogni giocata è casuale e indipendente dall’altra. Le slot machine odierne, anche quelle che sembrano più vecchie, sono in realtà composte da sofisticati sistemi informatici programmati per erogare un certo numero di premi che è sempre inferiore all’importo complessivo giocato. Per questa credenza i giocatori problematici spesso continuano a giocare cercando di riconquistare i soldi spesi. Ma poiché il banco ha sempre il vantaggio questo di solito si traduce in una perdita di denaro sempre maggiore.
- Se conosco le regole del gioco le probabilità di vincere aumentano
Conoscere le regole del gioco in parte può aiutare ma nel gioco d’azzardo, dal momento che non si possono controllare gli esiti delle giocate, le probabilità sono sempre sfavorevoli.
- Se sei un tipo “fortunato” nella vita, lo sarai anche nel gioco
Molti giocatori credono di essere persone fortunate anche se continuano a perdere. Avere un portafortuna o fare qualche “rito” propiziatorio particolare non può influenzare in alcun modo il risultato del gioco.
- Il gioco d’azzardo legale è sicuro
Anche se il gioco d’azzardo legale è più sicuro di quello illegale, riguardo al rispetto delle regole del gioco, ogni attività di gioco d’azzardo per sua natura ha sempre un elemento di rischio.
- Le vincite e le perdite tendono ad alternarsi in modo ciclico quindi non posso smettere di provare
Non esiste ciclicità nelle vincite e nelle perdite. La presenza di un pensiero focalizzato può includere la pianificazione della prossima sessione di gioco, il rivivere le esperienze di gioco passate o pensare a modi per ottenere altro denaro da giocare.
- Alla fine ho guadagnato gli stessi soldi che ho speso
I giocatori problematici spesso mentono su quanti soldi hanno vinto o speso e quanto tempo hanno perso giocando. Tendono anche a mentire per nascondere le ragioni per cui hanno preso in prestito denaro o inventando false scuse per lasciare il lavoro o altri obblighi familiari.
Impatto del gioco d’azzardo
La dipendenza dal gioco può avere conseguenze negative su molti aspetti della nostra società.
Anche se non sei un giocatore problematico, c’è la possibilità che la tua vita sia stata influenzata dalla dipendenza dal gioco di qualcun altro.
In questa sezione, esamineremo l’impatto del gioco d’azzardo sulle famiglie, sui bambini, sul lavoro, sulla comunità e sui tassi di criminalità e suicidio.
Il gioco d’azzardo problematico è una malattia devastante che può colpire chiunque indipendentemente dall’età, dall’ambiente economico, dall’etnia o dall’appartenenza religiosa. Il gioco d’azzardo problematico non colpisce solo il giocatore ma può avere conseguenze negative sui familiari, sulle persone a lui care, sui luoghi di lavoro e sulla comunità.
Man mano che i giocatori diventano dipendenti si ritirano socialmente e iniziano a perdere i loro amici. La slot-machine diventa la migliore amica del giocatore. Egli può arrivare a parlare con la macchinetta, come se fosse umana, urlargli e ridere con lei. La macchina può fare in modo che lui dimentichi i suoi problemi, può stuzzicarlo con i suoi colori e le sue luci ed occasionalmente lo paga in modo che lui resti lì. In sostanza, il giocatore “ama” la slot-machine. Chiaramente, la decisione di continuare a giocare alle slot-machine dipende da molte variabili (psicologiche, ambientali e sociali). Tuttavia, le slot-machine sono progettate per indurre il giocatore a giocare e continuare a farlo. Griffiths ha scoperto che la combinazione di alcuni aspetti tecnologici (frequenza degli eventi, quasi vincite, effetti luminosi e sonori, ecc.) può contribuire in alcuni individui a trasformare il gioco in una dipendenza.
Le ricadute dei problemi di gioco possono anche portare allo sviluppo di una patologia depressiva.
Alcuni segni dello sviluppo di un umore depresso includono:
- Pensieri di suicidio
- Sentimenti di rabbia
- Sensazioni di tristezza o irritazione
- Sentimenti di impotenza, disperazione o disperazione
- Perdita di interesse per le normali attività
- Insonnia o ipersonnia
- Aumento o diminuzione dell’appetito; perdita di peso o aumento di peso
- Difficoltà a concentrarsi o ricordare le cose
- Persistente sentimento di colpa
- Perdita di interesse per il sesso
- Sei stanco, lento o pesante
- Sei irrequieto o nervoso
Se si verifica uno di questi sintomi parlane con il medico di famiglia o con un altro operatore sanitario. Assicurati di parlare anche con loro del problema del gioco d’azzardo.
La dipendenza da gioco d’azzardo può produrre in breve tempo effetti tangibili anche sui familiari: il giocatore perde il lavoro e quindi non ha più quell’entrata economica che ne garantiva la stabilità. I problemi del gioco d’azzardo possono rimanere nascosti per molto tempo, quindi molte famiglie sono sbalordite quando scoprono quanto denaro è stato perso. Alcune relazioni affettive non sopravvivono alla scoperta di un problema di gioco d’azzardo, mentre molte famiglie lottano attraverso le difficoltà e collaborano per diventare più forti insieme.
Le persone possono riprendersi dalla dipendenza dal gioco ma è un processo che richiede tempo e pazienza. Evita di prendere decisioni importanti che riguardano la tua relazione mentre sei sotto stress: prenditi del tempo per riflettere sulle cose e considera i sentimenti e le esigenze di tutta la famiglia. La consulenza o la terapia possono aiutarti a esplorare le diverse opzioni presenti e determinare cosa è meglio per te e per la tua famiglia.
Ricorda che è disponibile anche un aiuto per i familiari e per le altre persone a te vicine!
Inoltre, considera che molti dei tuoi stessi problemi sono vissuti anche dalla tua famiglia, tra cui:
- la perdita di denaro, dei risparmi, delle proprietà o degli effetti personali
- i sentimenti di vergogna, rabbia, paura, confusione o sfiducia
- l’isolamento o la perdita di intimità
- la perdita di amicizie a causa dei debiti non pagati
- i problemi fisici legati allo stress (mal di testa, dolori muscolari, scarso sonno, ulcere, problemi intestinali, ecc.)
- l’ansia, la depressione o i pensieri autolesivi/suicidari
- il burnout dovuto al fatto che una persona da sola cerca di farsi carico della gestione del problema
Quando un genitore ha un problema con il gioco d’azzardo i bambini possono sentirsi dimenticati, tristi e arrabbiati. Possono persino sentirsi responsabili del problema e di conseguenza modificare i loro comportamenti.
Per alcuni bambini questa assenza può spingerli ad assumersi maggiori responsabilità, costringendoli a prendersi cura dei fratelli o addirittura cercare di sostenere i loro genitori. Questa responsabilità però provoca in loro molto stress.
Ottenere aiuto per il tuo problema, e riprendere il controllo della tua vita, costituisce una parte essenziale di una buona genitorialità.
Vi sono alcune risposte “comuni” che i bambini possono sviluppare come conseguenza del gioco d’azzardo problematico di uno dei genitori tra cui:
- la perdita di fiducia nel genitore che gioca a causa delle bugie, dei segreti e delle promesse non mantenute
- sentirsi triste o incapace di affrontare il problema
- incolpare sé stessi per il comportamento del genitore che gioca
- ansia o paura per la perdita di un genitore a causa della separazione o del divorzio
- perdita di autostima
- ritiro e isolamento sociale perché si sentono diversi dagli altri
- diminuzione del rendimento scolastico
- deterioramento delle relazioni sociali
- difficoltà a dormire
- somatizzazioni (tra cui mal di stomaco e/o mal di testa)
- sentimenti di vergogna, rabbia, dolore o solitudine
Può succedere inoltre che, nel caso in cui il gioco d’azzardo sia motivo di conflitto tra i genitori, i bambini si sentano intrappolati o, ancor peggio, costretti a prendere una posizione tra chi dei due genitori sia “il migliore”. Di conseguenza, possono cercare di spostare l’attenzione su sé stessi:
- rubando o infrangendo la legge
- mettendosi nei guai a scuola
- bevendo alcol o assumendo droghe
- giocando d’azzardo a loro volta
È essenziale aiutare i bambini a capire che i problemi della famiglia non sono colpa loro.
Una consulenza familiare o individuale può aiutare i bambini a tornare a una vita familiare sicura ed equilibrata.
Generalmente il lavoro è utilizzato per nascondere il problema ai membri della famiglia ma talvolta le ore lavorative possono essere spese giocando d’azzardo. Capi e colleghi talvolta possono essere all’oscuro del problema o prendere le difese del giocatore d’azzardo. La prima sfida è quindi quella di identificare il giocatore problematico prima che si raggiunga la fase della “disperazione”.
A tal fine, è importante che tutti (datori di lavoro e colleghi) sviluppino consapevolezza dei segni associati a un problema da gioco d’azzardo.
I campanelli d’allarme riguardano tre aree:
il tempo
- è spesso in ritardo al lavoro, agli appuntamenti e/o assente alle riunioni
- assenze o sparizioni inspiegabili
- legge apertamente durante l’orario d’ufficio materiale relativo al gioco d’azzardo
- fa un uso eccessivo dei giorni di malattia
- non prende ferie, se non per brevi periodi ed è riluttante a prendersi una pausa
- la pausa pranzo viene utilizzata per giocare o tenere conto delle scommesse
- richiede frequentemente pause per utilizzare il telefono
I soldi
- prende in prestito denaro dai colleghi
- discute con i colleghi del denaro da restituire
- sceglie di farsi spedire le fatture della carta di credito al lavoro piuttosto che a casa
- ruba beni di proprietà dell’azienda
- falsifica i conti delle spese per poter ricavare denaro per giocare
Le prestazioni
- presenta un calo nelle cura di sé, sembra assonnato, è triste o ansioso
- il suo rendimento lavorativo presenta un calo
- appare preoccupato, manca di concentrazione e spesso non completa i compiti assegnati
- trascorre il suo tempo a lamentarsi di problemi familiari o di altri problemi personali, in particolare delle difficoltà economiche
Un dipendente affetto da gioco d’azzardo problematico può avere un calo nel suo rendimento lavorativo a causa degli elementi su esposti. In casi di furto, frode o appropriazione indebita la società stessa può essere ritenuta responsabile per le azioni dei propri dipendenti.
Le società/ditte possono adottare delle precauzioni per limitare i rischi connessi al gioco d’azzardo sul posto di lavoro, come ad esempio:
- formare supervisori e/o coordinatori abili a riconoscere i segnali del gioco d’azzardo problematico
- sviluppare politiche e regolamenti sul gioco d’azzardo sul posto di lavoro
- fornire formazione sui rischi connessi al gioco d’azzardo a tutti i dipendenti
- monitorare costantemente il flusso di denaro aziendale
Ogni giocatore problematico influenza negativamente la vita di almeno 7/8 persone che gli sono vicine. Dal gioco d’azzardo problematico possono derivare anche problemi sociali rilevanti che generano costi economici per l’intera comunità.
La dipendenza dal gioco è correlata a un più alto tasso di suicidi rispetto a qualsiasi dipendenza. Inoltre, questa patologia ha indotto persone disperate a ricorrere al crimine per pagare i propri debiti o continuare a giocare. E ora, mentre il gioco d’azzardo continua a espandersi in tutto il paese, il numero di giocatori problematici continua ad aumentare.
Una ricerca curata dal Centro Studi Ricerche Consumi e Dipendenze, in collaborazione con la Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze, che ha analizzato i dati relativi al 2014 per valutare la ricaduta economica del gambling sulla nazione ha rilevato un volume di gioco nazionale pari a 84,5 miliardi di euro. Del totale solo 7,9 finivano nelle casse dello Stato. Il costo sociale complessivo della filiera nel 2014 è stato di 2,7 miliardi di euro per lo Stato italiano. La cifra è stata ottenuta con la somma dei fattori legati agli esborsi per la ludopatia: i costi sanitari (60,1 mln), la disoccupazione (1,5 miliardi), i suicidi, le rotture familiari (310,7 mln) e i problemi legali (813,4 mln). Si precisa che in questa ricerca non è stato considerato il denaro speso nella rieducazione di soggetti che sono finiti nelle maglie del sistema giudiziario.
Altri impatti sulla comunità includono infatti:
- violenza domestica, abbandono dei bambini e anziani
- conflittualità nelle relazioni, separazioni/divorzi
- perdita di lavoro, disoccupazione
- debito, fallimento
- appropriazione indebita, frode
- sfratto o pignoramento
- crimini finanziari, arresti, incarcerazione
- cattiva salute fisica e mentale
- suicidio
Consigli pratici
Le strategie per il cambiamento
Quanto segue sono alcuni passaggi pratici e consigli per aiutarti a superare il problema con il gioco d’azzardo
Ammettere il problema è il primo passo importante per affrontarlo e per imparare a modificare il tuo comportamento. Non scappare dai tuoi problemi
Fai un elenco di tutte le conseguenze che hai riscontrato a causa del tuo gioco d’azzardo e identifica le persone che hai ferito a causa del tuo gioco d’azzardo (considera debiti, bugie, problemi di relazione, etc..). Sii onesto prima con te stesso per poi esserlo con le altre persone
Parla con qualcuno di cui ti fidi, potrebbe essere un amico, un familiare o un professionista del trattamento. Sii onesto con te stesso e gli altri riguardo al denaro speso.
Tieni nota del denaro che hai perso durante una sessione di gioco d’azzardo, elenca le cose che potresti aver acquistato con quei soldi o altri debiti che avresti potuto pagare.
Ammetti a te stesso e agli altri quando giochi
Conoscere quali sono i fattori (cosiddetti triggers) che scatenano l’impulso a giocare d’azzardo può aiutarti a migliorare il tuo comportamento. I triggers possono essere pensieri, sentimenti, situazioni e comportamenti. Identificali tenendo un diario dei tuoi pensieri. Quando hai il desiderio di giocare in quel momento fermati e scrivi i tuoi pensieri, sentimenti e i modi in cui hai pensato di affrontarli. Se non sei stato in grado di smettere di giocare, annota lo stesso gli eventi che ti hanno portato a giocare. Registra i tuoi sentimenti prima, durante e dopo aver giocato d’azzardo.
Le abitudini di pensiero negativo come le credenze irrazionali e l’illusione del controllo possono portare a un aumento dei comportamenti di gioco. Riduci questi pensieri negativi identificandoli e modificandoli.
Conserva i tuoi soldi. Se hai una carta bancomat, tagliala o consegnala a qualcuno di cui ti fidi in modo che si prenda cura di te per un periodo.
Puoi chiedere a qualcuno di cui ti fidi di gestire i tuoi soldi per un periodo di tempo concordato. Quando il tempo è scaduto, verifica se sei pronto a riprendere il controllo delle tue finanze
Concediti una ricompensa dopo un periodo di astinenza spendendo parte dei soldi che hai risparmiato per te stesso. Compra qualcosa che non sia collegata al gioco d’azzardo. Quando vai in giro porta con te un amico se non ti senti ancora sicuro del modo in cui potresti gestire il denaro.
Affronta un giorno alla volta, questo renderà più facile rompere le tue abitudini di gioc
Preparati a provare sintomi di astinenza. Potresti avere sudori caldi e freddi, palpitazioni, tremori o insolitamente irritabile e triste.
Quando senti l’impulso di giocare d’azzardo parla con qualcuno o trova qualcosa che ti distragga fino a quando lo stimolo si attenua.
Aumenta i tuoi hobbies ed interessi, in particolare quelli che coinvolgono altre persone. Prova a fare qualcosa con amici e familiari che non sono giocatori d’azzardo.
Una dipendenza da gioco d’azzardo deve essere sostituita da attività e interessi che soddisfino bisogni simili a quelli legati al gioco d’azzardo. Potresti provare a praticare sport o altre attività competitive (corsa all’aperto, calcio, ecc.)
La chiave per fermare il gioco d’azzardo è garantire che qualsiasi cambiamento sia gestibile e realistico. Ogni obiettivo che raggiungerai ti aiuterà a crescere in sicurezza e autostima. Questo sarà anche l’incentivo per raggiungere il tuo prossimo obiettivo.
Se hai una ricaduta non punirti. Superare una dipendenza da gioco d’azzardo è molto difficile. Piuttosto, rifletti sulla situazione e pensa a cosa hai imparato da essa.
Sii ottimista. Quasi tutti possono superare la dipendenza dal gioco e continuare a condurre la propria vita.
1. Non giocare d’azzardo mentre cerchi di superare il tuo problema
2. Chiedi un aiuto e contatti ad un professionista. La consulenza può aiutarti a parlare di tutte le tue preoccupazioni ed i problemi connessi
3. Se possibile unisciti ad un gruppo di auto-aiuto. Parlare con altre persone che vivono una situazione simile alla tua può essere un supporto molto utile
4. Registra i tuoi sentimenti, pensieri e comportamenti in un diario. Se hai evitato di giocare d’azzardo, scrivi come ti senti e come hai affrontato la situazione.
5. Cerca gli schemi presenti nel tuo comportamento. Giochi per noia? Perché ti senti stressato o sotto pressione? Dopo le discussioni familiari? Scrivi tutto questo nel tuo diario
6. Registra ogni giorno che non giochi d’azzardo su un calendario. In questo modo puoi tenere a vista i tuoi progressi
Altri passi più generali che conducono il giocatore d’azzardo al cambiamento sono:
• essere onesti con sé stessi e con gli altri
• gestire tutti i debiti
• accettare la responsabilità del proprio gioco d’azzardo
• astenersi dal gioco d’azzardo mentre si tenta di curare la dipendenza
• parlare di come lo fanno sentire le scommesse
• considerare un giorno alla volta
• tenere un registro dei giorni di astinenza
• pensare positivo e non arrendersi dopo una ricaduta
• premiarsi in modo sano, ad esempio con una corsa o un gelato, dopo un periodo di astinenza
• sviluppare interessi alternativi