Domande frequenti

Hai domande sul gioco d'azzardo? Qui puoi trovare le risposte a molte delle domande più frequenti sulla dipendenza da gioco

È un disturbo cronico caratterizzato dal bisogno incontrollabile di giocare. L’individuo non può smettere di giocare nonostante le crescenti conseguenze negative per sé stesso e per gli altri.

Queste conseguenze sono solitamente questioni finanziarie che compromettono, interrompono o danneggiano gli interessi personali, familiari, educativi e / o professionali

Secondo il report 2018 dell’Agenzia Dogane Monopoli (pdf) nel 2018 gli italiani hanno speso 106,8 miliardi di euro in gioco d’azzardo, un dato in continuo aumento: 88 miliardi nel 2015, 96 nel 2016, 102 nel 2017.

Secondo un’indagine sul gioco d’azzardo realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2018, almeno 18 milioni di italiani hanno giocato d’azzardo nel 2017 e i giocatori problematici sarebbero più di un milione e mezzo. Quasi un altro milione e mezzo presenterebbero rischi moderati di gioco patologico.

Dati ancor più preoccupanti riguardano i giovani: circa 700 mila studenti fra i 14 e i 17 anni hanno giocato d’azzardo. Ma anche gli anziani fanno la loro parte: sono tre milioni gli over 65 che giocano abitualmente, soprattutto con le lotterie istantanee, 60 mila dei quali manifestano problemi col gioco d’azzardo.

Il costo sociale di questa dipendenza è incalcolabile e a pagare il prezzo più grande sono le famiglie.

La quantità di denaro perso non determina se il gioco d’azzardo costituisce o meno un problema. 

Il gioco d’azzardo diventa un problema quando ha un impatto negativo in diverse aree della vita dell’individuo (affettiva, relazionale, lavorativa, etc.)

La frequenza nel giocare d’azzardo non determina se una persona soddisfa o meno i criteri per il gioco d’azzardo problematico. 

In molti casi, anche se il giocatore mette raramente in atto delle “abbuffate di gioco d’azzardo”, le conseguenze emotive e finanziarie possono comunque essere evidenti nella sua vita

Non esiste un’unica motivazione alla base dello sviluppo della dipendenza.

Alcuni usano il gioco d’azzardo per sfuggire ai loro problemi, altri per evitare sentimenti negativi come la noia, la solitudine, il senso di colpa, la depressione e il dolore o per provare sentimenti di eccitazione, sfida o il brivido di vincere o attirare l’attenzione.

È importante approfondire queste motivazioni e lavorarci insieme

Chiunque giochi d’azzardo può sviluppare problemi se non è consapevole dei rischi che corre e se non gioca in modo responsabile

Sì, le ricerche mostrano che:

  1. molti ragazzi hanno giocato prima del compimento del diciottesimo anno
  2. più precoce è il contatto con il gioco d’azzardo maggiori sono le probabilità di sviluppare problemi legati al gioco da adulti.

Bambini, adolescenti e giovani adulti sono più sensibili a sviluppare problemi di gioco d’azzardo poiché la loro corteccia prefrontale (la parte del cervello che controlla il processo decisionale) non si è ancora pienamente sviluppata.

A livello nazionale, il gioco d’azzardo è legale per chiunque abbia compiuto 18 anni. Tuttavia, alcuni gestori consentono persino ai minorenni di giocare d’azzardo. 

Inoltre, i giovani -spesso utilizzando di nascosto le credenziali dei genitori- partecipano a forme illegali di gioco d’azzardo su Internet

Molte persone che sviluppano una dipendenza sono viste come irresponsabili ma il gioco d’azzardo problematico è una malattia, una dipendenza comportamentale, che è il risultato di fattori personali, relazionali e sociali

Sebbene il giocatore d’azzardo problematico non ingerisca nessuna sostanza egli ottiene dal comportamento d’azzardo lo stesso effetto che potrebbe ottenere dall’assunzione di una droga. Il giocare d’azzardo può alterare l’umore del giocatore e questo fa sì che egli ripeta continuamente l’azione nel tentativo di amplificarne/mantenerne l’effetto. 

Tuttavia, proprio come si sviluppa la tolleranza alle droghe o all’alcol, il giocatore scopre che ci vuole sempre più “azzardo” per ottenere lo stesso effetto emotivo di prima. 

Questo crea un desiderio maggiore (in intensità e frequenza) verso questa attività ed egli scopre di avere sempre meno capacità di resistervi

Analogie

  • la ricerca di una gratificazione immediata
  • la preoccupazione per la sostanza (gioco o alcol)
  • l’incapacità di fermarsi
  • il negare di avere un problema

 Differenze

  • Il gioco d’azzardo patologico è più facile da nascondere
  • La maggior parte delle persone non considera il gioco d’azzardo un problema

Anche se non è necessariamente la consuetudine, è scientificamente condiviso che le persone con una dipendenza corrano un rischio maggiore di svilupparne un’altra. 

Può succedere che il giocatore:

  1. usi una dipendenza per rimpiazzarne un’altra (Switching)
  2. passi da una dipendenza all’altra in modo ciclico (Alternating)
  3. utilizzi una dipendenza per nascondere l’altra (Masking)
  4. utilizzi una dipendenza per rimuovere le inibizioni per agirne un’altra (Disinhibiting)
  5. usi una dipendenza come rituale per un’altra dipendenza (Ritualizing)
  6. utilizzi più tipi di dipendenza contemporaneamente per intensificare l’esperienza complessiva di gioco (Intensifying)
  7. utilizzi una dipendenza per medicare la vergogna e la sofferenza per un’altra (Numbing)

Ricorda che però alcuni giocatori problematici non sviluppano mai nessun’altra dipendenza

Puoi eseguire l’autovalutazione presente nella nostra pagina di aiuto
Canadian Problem Gambling Index – CPGI

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No. Il gioco d’azzardo problematico è un problema emotivo che ha conseguenze finanziarie. 

Se paghi tutti i debiti di un giocatore problematico la persona continuerà a essere un giocatore problematico.

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